domenica 16 novembre 2014

Feudalesimo e libertà

Non prendeteli sul serio!

Felice vespro, messeri!
Ebbi ad esclamare quando finalmente si presentò la gradita occasione di incontrarli.
Costoro, che fino ad ora conoscevo solo per mezzo del MusoLiber, si sono finalmente materializzati recandosi al Lucca Manuscripti et Ludi MMXIV.

Non vi venga l'idea di prenderli sul serio, non è quant'essi disiano.
Registrati allo MusoLiber come "partito politico" con sede ad Aquisgrana, propongono di restaurare l'ordine feudale. Risolvono il problema della disoccupazione mandando tutti a lavorar la gleba dall'alba al tramonto.

Insomma, se avete occasione di consultare i loro scritti, non potrete che trarne gaudio.
Essi si recarono, alcuni giorni or sono, nella città ove ho l'onore di soggiornare, ad incontrare i poveri servi della gleba per concedere loro l'onore di divenire nobili.
V'era infatti occasione di acquistare per pochi fiorini, una patente di nobiltà, come testimoniano i dipinti che potete qui ammirare.

Stand di Feudalesimo e Libertà sulle mura di Lucca


Firma e ceralacca sulla patente di nobiltà

Lodevole iniziativa, quella di concedere ai poveri villici l'opportunità di diventar nobili.
Ciò nondimeno non aderii a tale iniziativa. Perché andare alla ricerca di un titolo acquistato quando si possiede per diritto di discendenza un titolo nobiliare autentico? (E' vero, eh!)

Mi si presentò comunque un'occasione che non tardai a cogliere. La geniale idea di riportare in auge la vendita delle indulgenze ha infatti riscosso notevole successo.


Era possibile comperare IV indulgenze:

I) Pelli peccati de Lussuria. No, dissi. Giammai ebbi a tradire la sposa mia, e giammai lo farò, per codesto peccato posso ritenermi salvo.

II) Pelli peccati de Invidia. No, non mi si addice.

III) Pelli peccati de Avarizia. Di tale indulgenza potrei abbisognare, ma non volli comperarla per alcune ragioni. 
- Prima fra tutte, un avaro non sperpera i suoi denari comperando alcunché. 
- Poscia, nell'urbe di Lucca i nativi hanno la fama di essere i peggiori tirchi della Terra, indi di codesta indulgenza necessitavano gli altri.
- Infine, abbisognavo in maggior misura dell'ultima indulgenza, quella che nomino qui di seguito.

IV) Pelli peccati de Gola.


Codesto è lo magno peccato mio (e quando dico magno, intendo magno) per il quale mi decisi a scucire dalla scarsella la somma di III euri. 
- Euri? dissi. Non erano fiorini? O ducati?
- Se preferite, messere, possiamo accettare che paghiate con III fiorini e XXX frustate.
Così mi decisi per i III euri e altrettanti minuti di gogna.


Non volli inoltre farmi mancare la casacca tanto anelata. "Il tour della peste nera". La mia sposa seppe ritrarla nei meravigliosi dipinti che vedete.




Non mancherò d'indossarla quando frate sole ci grazierà delle sue carezze.
Che opinate. Fu di vostro aggrado lo favellare mio?



4 commenti :

  1. Interessante l' iniziativa di questi ragazzi... era meglio se ci fosse la ghigliottina invece della gogna. . Ahaha... il tuo blog è meraviglioso. .. complimenti

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    1. Ho già irrimediabilmente perso la testa per la mia sposa, qualora ne avessi mai avuta una sulle spalle! La ghigliottina su di me non ha effetto.

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    2. Grande Luciano. .. il tuo blog è davvero interessante. ..

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    3. Benvenuta su queste pagine principessa. Sono contento che ti piacciano, spero di averti ancora tra i miei lettori.

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