Volevamo riprovarci. "Riprovarci" è una parolaccia in questo contesto, ma era quella che ci era stata detta un po' di volte, è quella che si usa di solito in queste occasioni.
"Riprovarci un cazzo!" mi viene da pensare. Avevamo perso un figlio. Aborto spontaneo alla nona settimana.
- Ma come si spiega, dottore?
- Chissà, purtroppo è frequente nella specie umana.
Capita e nella maggior parte dei casi non si cercano le cause.
Riprovarci, no, volevamo cercare di avere un altro figlio.
E' così che comincia questa storia, con tutta la paura e la tristezza che si può provare in questa occasione. Ma poi continua molto meglio.
"Qui ci vuole una buona dose di speranza, un intervento superiore", ci siamo detti. E chi chiamerai? No, non i Ghostbusters, e nemmeno Superman. Abbiamo scomodato nientepopodimeno che il Santo delle cause impossibili. Quello che non ci ha mai negato nulla, e che ci aspetta con un conto stratosferico. Ci siamo recati dunque in questo santo luogo.
Non sapremo mai se in quel momento la grazia richiesta al santo era stata già esaudita o se lo è stata in tempi brevissimi. Altro che trafile burocratiche.
E così, verso Natale la mogliettina mi chiede
- Sei pronto?
e io
- ???
E mi presenta il test di gravidanza, positivo. Tremendazza in arrivo.
Nascita prevista: 2 settembre.
La prima foto che abbiamo di questa monella risale a circa un mese dopo
E già allora la signorina mostrava la sua vivacità. Questo fermo immagine non rende, ma non stava ferma un secondo, si muoveva, rotolava continuamente. In questa foto misura 3 cm, e già così vispa.
In questa foto la Tremendazza mi prende a pedate. Già prima di nascere, cominciamo bene! E qui aveva già dimostrato la sua insolenza.
All'ultima ecografia ci chiedono:
- sapete già il sesso?
- eh, la scorsa volta hanno detto che dovrebbe essere femmina, ma non erano sicuri
- femmina 100%
Quel "femmina 100%" si è ripetuto in mille occasioni, ogni volta che la signorina ha dimostrato la sua loquacità, ogni volta che ha fatto la smorfiosa, quel disgraziato del suo papà non ha mai perso occasione di ripetere "femmina 100%".
Il nome è deciso da un pezzo. La figlia prenderà il nome del santo che ha concesso la grazia.
Intanto ci prepariamo ad accoglierla. E questo "prepariamo" significa "traslochiamo in una casa più grande", fortunatamente nello stesso edificio, sullo stesso piano, con lo stesso proprietario. Approfittando della casa più grande si completa il trasloco da Matera.
Parto, lasciando la moglie da sola col pancione di 8 mesi e cercando anche di fare alla svelta. E quando dico "da sola" intendo proprio "da sola". Se ci fossero stati problemi, ad aiutarci non c'era davvero nessuno.
Esta niña no se va a esperar.
La mamma lo sentiva, la tremendazza era a testa in giù ormai da due mesi e dava testate perché aveva voglia di uscire. Già si era capito che è una che non ha voglia di aspettare, e così è ancora oggi. E intanto la mamma le diceva "aspetta, fra poco arriva papà e ci porta in ospedale".
Da allora tutto procede a ritmo serrato.
- Il 19 Agosto arrivo a Sondrio. Matera-Sondrio sono 1100 Km, non si fanno in 5 minuti!
- Il 20 vengo richiamato al lavoro. Trasferta a 30 km di distanza, per fortuna per un giorno solo.
- Il 21 mattina, visita in ospedale. La dottoressa dice "ci vediamo mercoledì" (era venerdì).
La sera chiamo la zia pediatra a Matera, che mi risponde "macché venerdì". Voleva dire che ci siamo già.
Chiudo il telefono e iniziano le contrazioni. Nuovo giro in ospedale. Visitano la mamma, la trattengono e mandano me a casa, mi richiamano dopo qualche ora, quando è il momento.
- 22 Agosto, ore 4:30 squilla il telefono, ci siamo.
- Sabato 22 Agosto 2009 ore 5:10. Nasce la Tremendazza. In anticipo di 11 giorni.
49 centimetri per 3,100 kg.
3 cm alla prima ecografia, 49 alla nascita, di questo passo, all'anno di età avevo calcolato che sarebbe stata alta 12 metri.
E si fa conoscere immediatamente. Vivace sempre, ogni giorno. Femmina 100%. Impaziente. Insolente. Affettuosa, tanto. Da allora, mai un minuto di tregua, ma ne vale veramente la pena.
La Tremendazza festeggia i 5 anni con tanti altri colleghi tremendazzi. Mi sbagliavo, non dovevo misurarla in centimetri, ma con la scala Mercalli (o con la Richter). Aumenta di un grado all'anno, costantemente.
Tanti auguri alla mitica Tremendazza! :-)
RispondiEliminaAddirittura mitica! Non è che ora si sentirà troppo importante?
EliminaBuon compleanno allora alla vostra bambina!
RispondiEliminaSono contenta che portiate Padova nel cuore! =)
Grazie carissima. Mi ha fatto tanto piacere che sia stata tu a dirlo, quell' "alzi la mano" era proprio per te.
Eliminaauguri!!!!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaSto recuperando i vecchi post, arrivo in ritardo per gli auguri alla Tremendazza. Avevo riconosciuto la citta' ma il santo non lo conoscevo di nome. Bella la vostra scelta.
RispondiEliminaNon preoccuparti mai di essere in ritardo. Gli auguri sono graditissimi. Grazie
EliminaAuguri, scusa il ritardo!!!
RispondiEliminaGrazie. Sono sempre graditissimi
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