Avvertenza: il contenuto di questo post contiene dettagli clinici SOLO nel documento allegato. Il resto può essere letto con tranquillità anche da chi è particolarmente impressionabile. Non ci sono foto che possano spaventare.
Per i miei 40 anni mi sono fatto un regalo che desideravo da tanto tempo: la vasectomia. Si tratta della sterilizzazione maschile. In sostanza, con un piccolo intervento, da considerare irreversibile, si ottiene l'effetto di non poter avere più figli.
In rete non è difficile trovare informazioni su come funziona questo intervento, con tutti i dettagli. Ovviamente non tutto ciò che si trova in rete è attendibile, anzi tutto va preso con le molle. Ho un documento che può essere utile a chi è interessato. Prima dell'intervento ho firmato un consenso in cui sono sintetizzate tutte le informazioni più importanti, a cui aggiungo poche cose:
1. Non c'è nulla di cui aver paura. Non è completamente indolore, ma si soffre meno che dal dentista. Dovrebbe esserne una prova già il fatto che stamattina ho fatto l'intervento ed ora sono qui a scrivere il post.
E, come scritto nell'informativa, non è una castrazione.
2. In Italia non viene eseguito in qualunque ospedale. Per poterlo fare sono andato a Brescia, dove ho trovato un'equipe eccezionale, sottolineo eccezionale, che mi ha trattato con tutti i riguardi.
3. E' a pagamento. Qui a Brescia costa 500 euro. L'attesa è stata di 2 mesi, considerando che siamo a fine estate e questo intervento viene eseguito una volta al mese in questa clinica, non è un tempo lungo.
4. Non sempre viene effettuata. Di solito è richiesto che si abbiano 40 anni e due figli, comunque si passa prima a fare un colloquio e una visita preliminare col medico che, oltre a valutare eventuali controindicazioni, ascolta le motivazioni del paziente e lo informa. Nessun trattamento inquisitorio, si cerca di evitare a una persona di fare qualcosa di cui si possa pentire.
Ma non è esattamente di questo che vorrei parlare. Come dicevo, chi vuole delle informazioni attendibili per scegliere se fare o no questo intervento non deve affidarsi alla rete, nemmeno al mio blog, deve parlare con i medici e porre tutte le domande che ha.
Mi interessa più discutere di questa scelta.
Chi sceglie di fare questo intervento? A che età? Perché?
In Italia è un metodo poco diffuso, mentre all'estero molto di più, ho però letto un po' di bestialità che non mi sono piaciute.
Uno dei casi possibili è la scelta di una coppia. Lui e lei, relazione stabile, con anni di matrimonio/convivenza alle spalle, spesso con figli, decidono che la dimensione della famiglia è quella che desiderano come definitiva e scelgono questo metodo di contraccezione permanente.
La sterilizzazione maschile è meno invasiva di quella femminile. Per questo ho letto di molte donne che sostengono che la contraccezione non debba essere sempre affidata alla donna, che la vasectomia è un gesto di rispetto verso la propria compagna ed opinioni simili. Ho letto anche di una donna che ha scritto "vorrei farla fare a mio marito, ma non è d'accordo, ecc...".
Non sono d'accordo. Ci sono due scelte che vanno considerate in maniera separata.
Una è quella di non avere altri figli (o di non averne affatto), l'altra è quella di sterilizzarsi. La prima è una scelta di coppia, la seconda è una scelta prevalentemente individuale.
Eh, sì, perché un conto è non voler allargare la propria famiglia, ma esistono i casi in cui le coppie si sfasciano, uno dei due vuole formare una nuova famiglia e desidera avere altri figli col nuovo/a partner. Quindi è indispensabile che chi si sterilizza ci pensi: in un'altra situazione potrei mai desiderare altri figli? Se la risposta è un no incondizionato, ok, altrimenti ritorna al punto precedente e pensaci ancora. E poi, sotto i ferri ci va uno solo e, per quanto poco invasiva, la modifica al proprio corpo la subisce uno solo.
Quindi, dicevo, una scelta prevalentemente individuale, ma comunque con l'appoggio del partner, che la condivida. Non si può imporre una scelta del genere al proprio marito (ma nemmeno alla propria moglie), deve essere la persona che lo fa a desiderarlo. Ma è importante anche che il partner sia d'accordo. Non solo per il fatto che questa scelta è definitiva, ma anche per l'importanza che ha, in una coppia, condividere le scelte individuali, appoggiarsi a vicenda.
Ci sono poi le coppie giovani, ma che sono molto sicure di non voler procreare. Ci sono i single, che desiderano poter cambiare sempre partner senza trovarsi mai nella situazione di essere costretti ad accasarsi. Ci possono essere altre situazioni, da tutte queste sono così lontano da non sapermi neanche esprimere, anzi, chi vuole farlo nei commenti, è benvenuto.
Quanta convinzione ci vuole per poter fare un intervento del genere? Tanta, davvero tanta. Non è una decisione che ho preso dall'oggi al domani. Ho cominciato a pensarci a 13 anni, quando ho scoperto l'esistenza di questa possibilità. Mi sono sempre detto che, quando avessi deciso quale dovesse essere la dimensione della mia famiglia, avrei potuto fare questa cosa.
Io credo, però, che ci voglia la stessa convinzione nel decidere di avere un figlio. Un figlio non può e non deve arrivare per caso, deve essere voluto, desiderato da entrambi i genitori, da molto prima di esistere. Se c'è solo, anche solo un piccolo dubbio nel pensare di volere un figlio o no, la risposta per me è sempre di evitare il concepimento. Se è solo uno dei due a voler procreare, meglio di no. Un figlio non voluto se ne accorge, lo capisce e vive male.
Per non parlare di quella pessima, cattivissima, deprecabile, infame abitudine che hanno in molti casi le famiglie di origine, i genitori che vogliono diventare nonni e spingono i propri figli, che magari non sono convinti, a moltiplicarsi. Queste persone le condanno senza appello. Non so quanto vengano realmente ascoltate, ma quando questo succede, è facile che gli unici a essere contenti siano questi nonni, e forse nemmeno.
Io ero molto convinto anche nel non volere un secondo figlio. Su questo ci ho pensato per qualche anno, se scegliere di averne un altro o no (tre mai, sono contrario al terzo figlio sempre e comunque). Ma ho vissuto la gravidanza e il parto con una gran paura. Avevo paura di perdere mia moglie, anche se non c'erano rischi. Dopo il parto ho cominciato a pensare che era meglio di no, di non fare un altro figlio. In questi 5 anni sono state tantissime le volte in cui mi sono detto "meno male che è una sola" e mai ho pensato "ne vorrei un altro". Ho condiviso con mia moglie i miei pensieri e anche lei mi ha detto quel che pensa. La scelta è stata condivisa.
Un po' di dubbi ci sono stati solo perché temevo che mia figlia, come figlia unica, non sarebbe cresciuta bene. Ma su questo ho cambiato idea col tempo.
Ok, chi vuole, può leggere i dettagli clinici in questo documento. Chi vuole farmi qualche domanda può scrivermi. A presto
Aggiornamento: in questi giorni è stato pubblicato un post molto istruttivo sull'argomento, dove vengono dati molti dettagli su come, dove, perché della vasectomia. Lo trovate qui
Aggiornamento: in questi giorni è stato pubblicato un post molto istruttivo sull'argomento, dove vengono dati molti dettagli su come, dove, perché della vasectomia. Lo trovate qui