mercoledì 8 aprile 2015

Notte


Notte
di notte ci ho vissuto per anni. 
Tra l'insonnia di un tempo e, oggi, lo studio, con i caffè presi alle undici di sera, quando il giorno dopo non si lavora, o, in alternativa, la sveglia alle cinque di mattina, per poter avere un po' di tranquillità, di tempo, spesso rubato al sonno, per potercela fare con gli ultimi esami.
Vivere di notte è un piacere sottile. 
Mi piace il buio caldo che ti avvolge, il silenzio della città che si ferma. 
In sottofondo questa canzone che mi risuona in testa. Claudio Baglioni, 1985. Praticamente quanto di più romantico esiste.  
Una canzone che si è sempre sentita poco, non è una di quelle canzoni facili che la gente canticchia per strada. Anzi, credo che ci riescano davvero in pochi, provateci voi a tenere un acuto per sette battute di fila.

A tenere il tempo il battito di un cuore. "A tempo col rumore della terra che gira e i fornai che fanno il pane di domani"
"Quante dita stanno acchiappando note che cadono giù dal paradiso". E' proprio la sensazione che si ha pizzicando le corde della chitarra, di acchiappare le note.

"E le giornate si chiudono dietro le serrature dei portoni". Che giornata è stata questa? Non importa, si chiude per dare spazio al buio.

"Buonanotte ai piccoli dolori, buonanotte a tutti i suonatori, buonanotte a queste nubi d'inchiostro"
e che ogni ombra del giorno passi, la notte le avvolge tutte e ce le fa dimenticare.

"Buonanotte a questo figlio nostro". E qui sono rimasto davvero fregato. Mica lo sapevo quando ho sentito questa canzone per la prima volta quanto è bello vedere la propria figlia dormire come un angioletto. Anzi, mica lo sapevo che ci sarebbe stata.

"E in questo stesso istante tra la California e il Giappone c'è chi inventerà il futuro per tutti gli uomini che passano sui fogli del mondo come scarabocchi".
Quanto è vera questa parte? Quante vite sono vuote, quante persone passano senza che nessuno sappia che sono mai esistite. E quante altre invece sono le vite che lasciano un segno indelebile del loro passaggio sulla Terra? E quale di queste sto vivendo? Quale voglio vivere?

"Qui, in questa curva di cielo". Perché di notte si diventa tutt'uno con un meraviglioso cielo stellato. E di notte ti ricordi che siamo qui su un punto nell'universo, che di questa meraviglia ne facciamo parte.

"Mi sto frugando parole per far sognar qualcuno" e spero di riuscirci, che queste poche righe piacciano a chi le leggerà.

"In questa notte di note, a guardarmi la vita dentro le mani vuote". Perché finora ho vissuto intensamente, in maniera avventurosa, con tanti alti e bassi. E come te le lascia la vita le mani? Sporche, piene di cicatrici, o perfettamente curate, ma spesso vuote.

"Ma che cos'è mai che mi fa credere ancora, mi riga gli occhi d'amore e mi addormenterà...
dalla parte del cuore".
E torna il battito del cuore in sottofondo. Perché la notte ti fa sentire anche quello. Il tuo cuore e il respiro di quelle persone per cui il tuo cuore batte.

Buonanotte a tutti

2 commenti :

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