lunedì 3 novembre 2014

Pezzi di vita

Cosa è successo in questi sette anni?

Raccontami, cosa è successo in questi sette anni?
- E' nata nostra figlia, ci siamo spostati da Sondrio, a Cuneo, a Lucca, ho perso e ritrovato il lavoro, un anno e mezzo di disoccupazione e riqualificazione... e voi?
- Io mi sono laureata e ho cominciato a lavorare, e per fortuna anche per lui è andata bene, siamo riusciti a trovare lavoro nella stessa città e possiamo stare insieme...

Ma questo lo sapevamo. Perché non ci siamo mai persi di vista del tutto.
Quanta emozione dà rivedersi dopo anni e non trovarsi cambiati? Vedere che è come se il tempo non fosse mai passato?

Quanti chilometri abbiamo macinato insieme col fazzolettone al collo e lo zaino in spalla? Quanto eravamo simili allora e quanto lo siamo diventati nel tempo? La simmetria di questa foto la dice lunga. 



Quando ho cominciato l'università te l'ho detto e hai indovinato al primo colpo quale istituto avevo scelto, che corso. E non è un caso. Non l'avrebbe azzeccato nessun altro.


Quando hai deciso che avresti comprato la tua prima auto ti regalai un portachiavi fatto da me. E chi se lo ricordava più? E' ancora il tuo portachiavi. Sono rimasto senza parole.


Quando mia figlia vi ha visti per la prima volta non si è intimidita per niente. Vi ha portati subito a giocare con lei, e a te, carissima, è saltata in braccio senza pensarci due volte. 

Chi vive cambiando tante volte città lascia dei pezzi di vita in ogni posto. E sa che non potrà mai metterli tutti insieme. Sa che ogni volta che si muove dovrà perdere qualcosa, che lo strappo sarà doloroso. 
Chi vive in un posto che non conosce sa quanto siano importanti le visite, che ti riempiono di gioia per tanto tempo.

Questa volta le parole mi mancano proprio, me ne rimane una sola:
Grazie.


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