sabato 11 luglio 2015

Viaggio allucinante

Rieccomi. Ormai prossimo all'ultima fatica.
E' da un bel pezzo che non scrivo, che non ho un attimo. Ora, finalmente, posso cominciare a recuperare qualche post che volevo scrivere da un mese a questa parte.
Da metà giugno a metà luglio c'è la sessione di esami, per me, spero, l'ultima. Ho cominciato con due esami il 16 e il 18 giugno. Sono andati, non benissimo, ma ormai sono stanchissimo e prendo quello che viene. Non ho più tempo, bisogna fare in fretta. Cercando di non rovinarmi la media.

Di solito il viaggio Lucca - Torino è tranquillo. Questa volta invece è successo di tutto. Mettetevi seduti e guardate cosa può capitare quando si viaggia sulle ferrovie italiane...

Antefatto
Il 12 giugno un delinquente, che meriterebbe solo di essere impiccato, sale a bordo di un treno del passante ferroviario milanese senza biglietto e, di fronte alla richiesta del controllore di mostrarglielo, estrae un machete e quasi gli mozza il braccio.
E' l'ennesimo episodio di aggressione e di violenza da parte di passeggeri che pretendono di fare il bello e il cattivo tempo contro i poveri controllori, che spesso non ce la fanno. Viaggio in treno tutti i giorni, ogni tanto la polizia mi chiede di mostrare l'abbonamento al controllore e poi 3-4 agenti salgono sul treno (un locale da 60 km). La polizia? E che c'è bisogno che me lo chiedano loro l'abbonamento? Certo che lo mostro! E anche se non ce l'avessi non andrei mai ad aggredire un povero Cristo che fa un lavoro onesto per portare il pane a casa.
Ma la regola, quello che mi tocca vedere tutti i giorni è che i controllori hanno paura e spesso, se non c'è la polizia, non controllano. Altre volte ho visto che qualcuno di questi bastardi viene arrestato e la gente critica la polizia e considera il tizio in questione una vittima. Ma si può?

Giustamente il personale delle ferrovie, esasperato da questo clima assurdo, entra in sciopero. Il 16 viene proclamata una giornata di astensione.
Purtroppo, però, questa cosa non viene comunicata adeguatamente e moltissima gente non ne sa nulla.

E così...
Il 16 giugno era proprio il giorno del mio esame. Partenza prevista da Viareggio la mattina presto, cambio a Genova e poi dritto fino a Torino. Stesso itinerario al ritorno.
Compro i biglietti online. Uso una carta prepagata, siccome non ho voglia di starci sempre attento, di preoccuparmi di tutte le misure di sicurezza necessarie, se devo fare un acquisto metto più o meno i soldi giusti sulla carta al momento di fare l'acquisto e poi la svuoto subito.

La sera, mentre ero lì bel bello che studiavo ancora i diagrammi a bande e i Mosfet, mia moglie mi avvisa che "domani c'è sciopero dei treni"
Cheeee? Ma lo sciopero non era solo a Milano? Inizialmente avevano annunciato così!

Controllo la notizia, i dettagli. Porcaputtanamaialazza! Il treno Genova-Torino rientra nella fascia oraria dello sciopero. Rischio di arrivare a Genova e non poter ripartire. Qua bisogna cambiare itinerario.
Faccio un tentativo. Ci sarà mica qualcuno che parte con blablacar da Genova a Torino? Uno solo, lo chiamo. Niente da fare, ha già riempito la macchina.

I biglietti che ho preso non sono rimborsabili, posso cambiarli col sovrapprezzo. Poi, solo se domani il treno salta, mi ridanno i soldi.
Vabbè, pazienza. Sono le 10 di sera e mi tocca andare a mettere soldi sulla carta per cambiare i biglietti.
Anticipo il viaggio di un'ora. Anziché alle 5, mi devo svegliare alle 4. Ma così il treno da Genova parte e sono a posto.

Il giorno dopo
Viareggio - Genova, tutto a posto. Durante il viaggio mi toccherà anche seguire un po' il ragazzo che mi sta sostituendo sul lavoro. E' bravo, ma ha appena cominciato. Se tutto va liscio lui sa cosa fare, altrimenti bisogna aiutarlo.
E gli informatici sanno che questo mondo è regolato dalla legge di Murphy: se qualcosa può andar male lo farà. Ovviamente è andato tutto storto proprio quel giorno, e ho dovuto occuparmi per tutta la mattina di dare assistenza telefonica al mio collega, facendo il possibile mentre la linea cadeva con le gallerie e poi durante tutto quello che succede dopo.

Il treno da Genova parte. Bene. Anche se lo sciopero comincia durante il tragitto, ormai questo treno arriverà a destinazione. O almeno così credevo. E come me un bel po' di passeggeri.
Eh no!
Alessandria. Signori si scende. Il treno si ferma qui e comincia lo sciopero. Arrangiatevi. O, per dirla con le gentili parole uscite dall'altoparlante:
"Avvisiamo i signori viaggiatori che questo treno si fermerà nella stazione di Alessandria a causa dello sciopero proclamato oggi. Ci scusiamo per il disagio".

Purtroppo 'sti scioperi servono assolutamente a nulla. Perché i dirigenti delle ferrovie che mandano i controllori a prendere botte e coltellate risparmiando sulla sicurezza e intascando milioni, il treno non lo prendono e non si troveranno mai a disagio.
Non me la prendo certo con questi poveretti. Cosa farei io se mi mandassero a fare la carne da macello? Non sciopererei anche io?

Blablacar
Comunque, qua bisogna arrivare a Torino e non si può fare certo a piedi. Dal treno riprendo blablacar e questa volta trovo un autista che fa Alessandria - Torino.
Ottimo. 6 Euro e mi porta. E pensa anche di partire abbastanza presto. Intanto una famiglia di fianco a me, papà, mamma e bambino di 4 anni, mi chiede se posso aiutarli, se ci ho capito qualcosa. Lui parla un inglese stentato ma ci capiamo. Sono romeni, devono arrivare a Caselle a prendere l'aereo.
L'autista mi chiede quanto bagaglio abbiamo. Io ho solo uno zainetto e posso tenerlo in braccio. Loro hanno un paio di valigie grandi. Lui mi fa segno, con le mani giunte "ti prego, aiutaci, le valigie ce le teniamo in braccio se non ci entrano".

Stazione di Alessandria. Potete scendere che tanto da qui non si riparte. Ok, se il nostro autista è affidabile ce l'abbiamo fatta.
Altre telefonate di assistenza al collega mentre sono seduto sulla panchina della stazione, col pc in braccio per cercare di sistemare quello che oggi non va. Proprio oggi, eh!

Intanto, in biglietteria, mi ridanno i soldi del biglietto Genova-Torino. Ho recuperato almeno qualcosa. Alla fine della giornata avrò speso quasi il doppio.
E mentre aspetto l'autista, beffa della giornata, il treno che avrei dovuto prendere inizialmente, quello programmato, che mi aspettavo che non ci fosse, parte. Mi veniva voglia di salirci, avevo ancora il biglietto valido per quel treno. Ma mi sono impegnato con l'autista dell'auto e non posso bidonarlo, non si fa. Ovviamente quel biglietto non me lo rimborseranno.

E così Alessandria - Torino si fa in macchina. Con un rappresentante della MoneyGram che deve viaggiare per tutto il nord-ovest, e l'allegra famigliola sul sedile di dietro. Le valigie ci sono entrate tranquillamente. Sono venuti in Italia perché il bimbo è stato operato al cuore e sta facendo visite di controllo annuali. Piccolo! Questi sono i veri problemi della vita.
Gentilmente, il mio compagno di viaggio mi porta in macchina al politecnico, poi prosegue con gli altri passeggeri. E' la prima volta che uso blablacar e mi è andata decisamente molto bene.

L'esame
L'esame è decisamente la preoccupazione minore di tutta la giornata. Non perché sia facile, anzi, lo passerò con un misero 22.
Siamo in 4 noi dei corsi a distanza. La cosa bella è che ho ritrovato, insieme, alcuni dei compagni con cui ho condiviso tutti questi anni. Di esami insieme ne abbiamo fatti tanti, ci siamo aiutati molto. E dopo l'esame uno ha detto: "ora basta, non voglio vedervi più". Per lui è il penultimo, e anche noi altri siamo quasi alla fine. Sono l'unico che non ha lasciato l'esame di inglese per ultimo. Io l'ho fatto all'inizio, senza doverci faticare tantissimo, gli altri l'hanno lasciato alla fine per affrontarlo con tutta la calma l'anno prossimo, prendendosi tutto l'anno di tempo.
Condividiamo l'esame con i ragazzi del diurno, che fanno un corso più impegnativo di questa materia.
Il professore mi dà una traccia uguale alla loro. "ah, professore, io sono un teledidattico", dico, pensando che il nostro tema sia diverso.
"Non importa, siete tutti uguali, davanti a Dio e davanti alla legge". Che bravo, simpatico, ha fatto un bellissimo corso, il migliore dei professori che ho avuto. Lo ricorderò con piacere.

Ritorno
E' finita qui? Ormai dovrei poter tornare tranquillo a casa. Lo sciopero è finito.
No, si porta dietro qualche strascico.
Torino Porta Nuova.
Il treno per Genova è previsto in ritardo di 40 minuti. Ma così perdo la coincidenza a Genova. Posso prendere il treno successivo, ma devo cambiare biglietto.
Sono stanco di tutti 'sti casini. Faccio la fila in biglietteria, con tutta la calma del mondo. Intanto il mio collega mi fa sapere che alla fine della giornata tutto è andato a posto e che anche lui è rimasto coinvolto nei disagi dello sciopero. Arriverà tardi a casa anche lui. E nemmeno lui sapeva nulla.
Come previsto, devo cambiare il biglietto, con sovrapprezzo. Il fatto che il treno prima sia in ritardo e la coincidenza si perda non mi dà diritto al rimborso.
Il treno è pieno. E' il primo che parte da 8 ore. C'è posto per sedersi, per fortuna. mangio con lo zaino in braccio. Ormai sembra che si possa tornare a casa senza altri problemi. Si parte col ritardo previsto. Tempo di arrivare a Genova e ha recuperato tutto. Se non avessi cambiato il bigliettooooo.

Genova Piazza Principe.
Qui si cambia sempre treno senza cambiare binario. Sul marciapiede c'è il controllore.
"Scusi, sa, avrei dovuto prendere questo treno, ma ho cambiato biglietto perché la coincidenza sarebbe saltata" Gli mostro il biglietto elettronico annullato.
"In teoria potrebbe cambiarlo ancora, con un sovrapprezzo" (un altro, ho già pagato per il primo cambio), ma dovrebbe andare in biglietteria, non fa in tempo.
Pazienza, grazie. Mi avvio mesto ad una saletta di attesa per restare lì un'ora. Un minuto dopo entra anche lui e mi dice "Guardi, salga pure, su questo treno ci sono io, va bene così. Oggi c'era sciopero, è stata una giornata particolare". Lo ringrazio tanto di questa gentilezza. Dopo una giornata così tornare a casa un'ora prima è una grazia.

Intanto...
Intanto, durante il viaggio, gallerie permettendo, guardo cosa è successo oggi. All'onore delle cronache proprio l'autobus che prendevo per viaggiare da Firenze a Lucca. Beh, non proprio quello, la linea sì, ma in un altro orario. Ecco, quell'autobus è andato a fuoco.


Nessuno si è fatto male, era quasi vuoto. Però mi viene da pensare che, nonostante una giornata così dura, a me tutto sommato è andata bene.



3 commenti :

  1. Che giornataccia!!!!
    Però mi piace il tuo spirito.

    Ma cos'è questo vlablacar? Tipo uber?

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    Risposte
    1. Blablacar è una specie di car sharing. Chi deve andare in auto da una città a un'altra può rendersi disponibile sul sito dopo essersi iscritto e mettere a disposizione posti a pagamento sulla sua macchina, indicando il prezzo. Normalmente, se si riempie la macchina l'autista ha la benzina gratis. Non è un lavoro, si divide la spesa mettendosi d'accordo.

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  2. Che giornataccia!!!!
    Però mi piace il tuo spirito.

    Ma cos'è questo vlablacar? Tipo uber?

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