domenica 11 ottobre 2015

Come nasce un violino (prima parte)

So di aver incuriosito qualcuno. Il lavoro che ho avuto la fortuna di imparare è affascinante. E ogni tanto qualcuno me lo chiede. Come si costruisce uno strumento ad arco?
Comincio a raccontarvelo qui, dove possibile ho inserito foto dei miei lavori, altrimenti ho cercato delle immagini esplicative in rete. Se non trovate l'indicazione "immagine presa dal web" vuol dire che si tratta del mio lavoro, come il violino che vedete qui.

Questo nella foto è un violino. Il metodo costruttivo è lo stesso per tutti gli strumenti della famiglia degli archi.



Si compone di tante parti, grandi e piccole. Le principali sono quattro:
1.La testa. Comprende il riccio, il manico e la tastiera (nella foto che segue le indicazioni "manico" e "tastiera" sono invertite). Il riccio e il manico sono realizzati in un blocco unico di acero, cui viene incollata la tastiera, che è di ebano.
2. La tavola armonica, composta di due pezzi di abete
3. Le fasce, realizzate in acero.
4. Il fondo, in uno o due pezzi di acero.

La tavola, il fondo e le fasce, messi insieme, costituiscono la cassa armonica.
A queste parti si aggiungono tutti i piccoli pezzi mobili, che costituiscono la montatura, e che vedremo in seguito. 

Immagine presa dal web

Il legno per la costruzione dello strumento è stato scelto diversi anni prima di cominciare. Sono infatti necessari tanti anni di stagionatura naturale, senza utilizzare il forno, che asciugherebbe in fretta il legno, rendendolo però inservibile da un punto di vista dell'acustica.
Viene tagliato in una maniera particolare, che serve solo alla costruzione degli strumenti, da segherie apposite.

Si può cominciare a lavorare indifferentemente dalla testa o dalla cassa.
Cominciamo dalla testa.
Si prende un blocco di acero e lo si squadra, cioè lo si sega e lo si pialla fino a farne un parallelepipedo largo 42 mm, con le pareti perfettamente a 90°.
Su di esso si disegna, con l'aiuto di un modellino preparato in precedenza, la forma della testa. La si taglia dal blocco.

Immagine presa dal web
Dopo aver rifinito questo taglio, si tracciano, sul dorso, le larghezze che dovrà avere il riccio nel suo sviluppo esterno.

Con l'aiuto delle linee tracciate, si praticano dei tagli col seghetto, per eliminare poi le parti in eccesso laterali.

Immagine presa dal web

Il resto del lavoro verrà fatto con una sgorbia, fino a completare il riccio.


Si scava ora la cassetta dei piroli.


E infine i canali del dorso. Dopo aver rifinito tutto con degli attrezzi di precisione (rasiere, lime) si passa alla tastiera.

La tastiera di solito si trova in commercio come prodotto semilavorato, scolpito in fabbrica da un unico pezzo d'ebano. Va però rifinita. Con una pialletta (una piccola pialla) si dà alla tastiera la giusta curvatura, necessaria perché il violinista possa appoggiarci le dita e ottenere che la corda non tocchi in altri punti la tastiera.

Immagine presa dal web

Completata la tastiera, viene incollata al manico. Il manico stesso viene poi arrotondato. La testa è pronta.

Immagine presa dal web

Continua nella prossima puntata...

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