sabato 23 agosto 2014

La carta del coraggio

Sono uno scout.
Da sempre, per sempre.
Ho cominciato da piccolo, a 8 anni, come lupetto. E ho continuato ininterrottamente per altri 10 anni, poi con varie interruzioni per altri 10.
Lupetto, esploratore, rover, capo reparto. Negli scouts ci sono cresciuto, sono stati sempre una parte importante della mia vita e lo sono ancora anche se non ho contatti con un gruppo scout da anni.
Perché quando si sceglie di essere scout, lo si è per sempre. Fa proprio parte della promessa scout, la scelta di adottare uno stile di vita che si continuerà a mantenere anche quando si smette di indossare il fazzolettone.

Rispettare l'ambiente in ogni scelta quotidiana, essere attenti verso il prossimo, sempre pronti ad aiutare e mai indifferenti, partecipare attivamente alla vita della propria comunità invece di subirne passivamente ogni scelta, questi e tanti altri sono comportamenti che contraddistinguono, o dovrebbero contraddistinguere, uno scout. Intendiamoci, con tutti i difetti e le mancanze di ogni persona, a cominciare dal sottoscritto.

Anche se manco da tanto (e non escludo di tornare in futuro) non ho mai detto "sono stato scout", lo sono ancora. Sono cresciuto nell'Agesci. La c della sigla Agesci significa "cattolici".
Qualche settimana fa c'è stato un evento molto bello, di quelli che, per chi lo vive, non si dimenticano, di quelli che ad ognuno capitano, quando va bene, una o due volte, nella propria vita scout. Un campo nazionale. Proprio a pochi km da qui. A san rossore. Una zona da cui passavo fino all'anno scorso per andare a lavorare.
Non c'ero, ma ho percepito la vicinanza di questi ragazzi. Col cuore ho dato loro il benvenuto e mi ha fatto davvero piacere che siano stati qui.

Come dicevo, una caratteristica che contraddistingue uno scout è il fatto che prende parte attivamente alla vita della propria comunità. Dagli scout provengono spesso politici, giornalisti, scienziati, persone che cercano (ognuna come crede che sia possibile) di lasciare il mondo un po' migliore di come lo hanno trovato.
Durante questo evento è stata consegnata al presidente Renzi e al cardinale Bagnasco la carta del coraggio.
Ho avuto modo di leggerla solo in parte (il testo integrale è disponibile qui), ma la trovo un documento stupendo. E' stato scritto dai ragazzi (ragazzi dai 16 ai 20 anni) con un lavoro che è durato un anno.

Purtroppo sta passando molto sotto silenzio e, nelle poche occasioni in cui ne ho letto, ho trovato un ostruzionismo da paura.
Vorrei riprodurre alcuni punti di questa carta. Una delle cose più belle che ha è che per ogni punto ci sono due paragrafi. Il primo dice "Ci impegniamo" e il secondo "Chiediamo". Questo è lo scoutismo che conosco. Non solo richieste, e al tempo stesso, nessuna sottomissione. E mica paroloni vuoti. Frasi molto chiare, impegni e richieste precise.
Scusate se ne riporto solo una parte così ristretta, ma il documento è molto lungo.




Devo precisare una cosa: ai ragazzi che fanno parte dell'Agesci NON è richiesto di essere cattolici. La proposta cattolica fa parte del percorso educativo, si lascia che i ragazzi crescano, la mettano in discussione, facciano le loro scelte. Solo a chi vuole diventare un educatore è richiesta la scelta cattolica.
Qui, però, l'associazione non transige. Non è permesso a chi vive una situazione di contrasto col vangelo (conviventi etero od omosessuali, divorziati risposati ecc), di prestare servizio educativo.
Il concetto di per sé non è sbagliato. Non si può predicare bene e razzolare male. Non è permesso fare i capi nemmeno a chi ha carichi penali e, udite udite, non è permesso nemmeno a chi sta svolgendo un mandato politico (questo per mantenere una neutralità e un'indipendenza nei confronti dei partiti).

Il punto è che è sbagliato il principio alla radice. Ma che minchiate mi viene a dire la chiesa cattolica? Che due omosessuali o lesbiche non sono una famiglia? Gesù mica ha detto questo. Anzi:

In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.
19 In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. 20 Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro

(dal vangelo di Matteo). Mica dice Gesù che debbano essere per forza un uomo e una donna, o che debbano per forza fare figli. O meglio, lo dice in seguito, ma non dice mai che debba essere l'unica scelta possibile. Anzi, a me questo punto 19 non lascia dubbi, il matrimonio gay è benedetto.
Mi ritengo cristiano, ma ho preso molto le distanze dalla chiesa cattolica. E' da tanto che penso che ci debba essere il matrimonio gay in chiesa, che debba esistere l'adozione per le coppie omosessuali, che ci debba essere il sacerdozio femminile, che il celibato imposto ai preti sia una cagata pazzesca. E non vado più a messa, perché non ne potevo più di quest'ora vissuta con tolleranza, aspettando solo che finisca, in cui la maggior parte del tempo è dedicata a ripetere a memoria le stesse preghiere e tante volte l'omelia, che dovrebbe essere la parte più significativa, è inascoltabile. Ho conosciuto qualche prete veramente valido, pochissimi, e alle loro messe sono sempre andato volentieri, a volte ci ho collaborato. Ma sempre una minoranza molto ristretta.
E cosa scopro? Che i ragazzi presentano delle richieste alla chiesa. Questo nessuno aveva mai avuto il coraggio di farlo. Di dire alla chiesa "basta imposizioni", siamo cristiani e contiamo anche noi. Vogliamo dire la nostra, così non va bene e chiediamo un cambio.

Ho letto dei commenti allucinanti. Non riesco a linkarli, ma ne copio qualcuno:
- chiediamo al Papa, ai vescovi, alla chiesa... che cacchio chiedono??????? Obbediscano e stiano zitti!+
- ecco appunto che quel voler scavalcare l'autorita' da parte dei cattolici, mi fa piu paura di tutto il resto
Forse non hanno capito che il cattolicesimo non è una democrazia... ma una Monarchia! Viva Cristo Re!
...

Tutti i commenti che sto trovando in giro sono di questo tono. La chiesa ha sempre in bocca la parola "rinnovamento", ora che questi ragazzi il rinnovamento lo chiedono, senza mezzi termini, a chiare lettere, la chiesa risponde no. 
Io continuo a stupirmi e ad essere scandalizzato da queste posizioni conservatrici. Non pensavo che potessero esserci così tanti squilibrati, fanatici religiosi che non hanno nulla da invidiare ai jihadisti.
Poi mi ricordo che ho dovuto lavorare anche io con una "persona" così. Un fanatico destinato all'ultimo girone infernale per come si divertiva a trattare la gente come merda.
La cosa che più mi infastidisce è la pretesa di continuare a mantenere questa struttura fatta di dogmi e di imposizioni dall'alto. Il papa sarebbe Cristo in terra, infallibile. E soprattutto, ci si è autoproclamato. 
Ma 'na cippa di minchia! Il papa non è Cristo in terra e non è più infallibile di me. Ed io che mi sento cristiano voglio partecipare in maniera democratica alla vita della chiesa. Matrimonio gay si o no? Ai voti! Un miliardo di coscienze sapranno decidere. 
E invece pensano sempre di essere a scuola. Ma di quelle scuole di ultima categoria, in cui si mette a tacere l'alunno, con un "zitto tu che non capisci". Il prete, il papa, è l'esperto, è il professore, e il fedele resta un alunno a vita. 
Qualche anno fa, durante una messa, ho ascoltato con attenzione l'omelia, che ritengo la parte più importante. Mi ha fatto arrabbiare. Mi sono alzato a metà e me ne sono andato. Poi, alla fine della messa, sono tornato indietro, ho avvicinato il parroco, gli ho detto che mi ha offeso e che il Signore perdoni le sue bestemmie.
Questi ragazzi che non abbassano la testa mi piacciono, tanto. Mi rappresentano, mi sento uno di loro. E li ringrazio per questo lavoro. Non arrendetevi, continuate così.

Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere questo post fino in fondo e vorrei aggiungere un paio di cose:

- i commenti sono tutti benvenuti, da parte di chi appartiene a qualunque fede religiosa (o anche a nessuna), orientamento sessuale ecc. E sono benvenuti i commenti di chi la pensa diversamente da me. La diversità è sempre una ricchezza, quando la si vive come tale. 

- spero di non aver fatto sbadigliare gli atei, che magari potrebbero anche aver lasciato la lettura di questo post a metà (sacrosanto diritto del lettore). 

- per questa volta non ce l'ho fatta a mettere un po' di foto. Il fatto è che questo è un periodo abbastanza impegnativo, mi aspettano 3 esami universitari ed un piccolo intervento chirurgico. Poi ve li racconto. Anzi, non pensavo di scrivere oggi, ma a un certo punto mi prudevano proprio le mani.

- in realtà ci sarebbe da parlare molto anche degli altri aspetti, non solo del matrimonio gay, ma già così ho sproloquiato oltre ogni limite.

- ci sono tanti temi di cui vi voglio parlare, il tempo è poco e i post si diradano, restate sintonizzati

10 commenti :

  1. Le religioni per me sono il Male. Non che uno non debba credere, credere è un aiuto potente e in molte situazioni una necessità umana, ci sono molti che non credono in niente che non sia scienza e altri che credono che esista qualcosa di invisibile ma reale. Bene.
    Mi fa solo tanta paura chi chiude le orecchie e non si pone domande perché gli hanno detto che è giusto così.
    E le religioni questo vogliono...tante pecore docili.
    È tutta una questione di potere, come al solito. Che noia gli esseri umani, mai che si impari niente.

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    1. Cio che c'è di male, secondo me, è la pretesa della fede. Un essere umano spaccia i propri pensieri come parola di Dio e manda al rogo chi non ci crede. La fede non può essere cieca. Ma scopro ogni giorno sempre più persone che in vita loro non hanno mai pensato né hanno intenzione di cominciare a farlo.

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  2. In bocca al lupo per gli esami e l'intervento, innanzitutto.
    E poi, da agnostica, leggo con grande piacere il tuo post e penso che se tutti i seguaci di una religione fossero come te, il mondo sarebbe decisamente un posto migliore.

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    1. Crepi il lupo! Ti ringrazio molto. Vorrei subito rassicurarti dicendo che sto bene e l'intervento è una cosetta da niente.
      E poi aggiungere che vossìa è troppo, ma davvero troppo buona.

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  3. anche io una volta durante l'omelia mi sono sentita fortemente offesa e me ne stavo per andare via....
    era il matrimonio dei miei cognati, si stavano sposando perche' lei incinta "per caso"... noi invece stavamo gia' provando da 3 anni... e il parroco dice qualcosa tipo "dio vi ha mandato questa benedizione perche' ve la meritate ecc ecc tanta gente viene da me dicendo padre non riusciamo ad avere figli e io rispondo evidentemente il signore vi sta punendo per qualcosa che avete fatto ecc ecc"
    meritato... certo... un preservativo bucato....

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    1. A questo prete qui si adatta il vecchio adagio: meglio star zitti e dare l'impressione di essere idioti che aprire bocca e togliere ogni dubbio.
      Me lo immagino mentre dice 'ste fesserie e il crocifisso da dietro gli molla una sberla e gli dice "ma che stai a dire?"
      Fossero tutte come te le mamme...

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  4. Ah, come ti vedrei bene di nuovo in azione ... Guarda generalmente concordo con te, eccetto che sulla democrazia, non è questione di maggioranza, anche perchè il Cristianesimo muta in funzione dei tempi, non è una religione monolitica. Come giustamente tu citi il Vangelo, così potrebbero (e dovrebbero) fare anche le gerarchie in funzione del contesto sociale. La Parola di Cristo è immutabile, ma è fatta per l'Uomo la cui società si evolve. Anche i più 'tufi' dei contestatori che citi sarebbe inorridito dalle posizioni di un parroco di campagna di mille anni fa o di fronte alle farneticazioni di Torquemada. Il guaio è la gente che vuol piegare l'Uomo a dei cardini verbali tra l'altro falsi. A me la carta del coraggio non ha fatto chissà che impressione, niente di eccezionale ma non ho letto niente che possa giustificare queste feroci critiche. Eccetto la paura di questi splendidi ragazzi, la meglio gioventù, la vera Italia che cambia verso...

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    1. Ah, come ti vedrei bene di nuovo in azione ...
      - non ci provare, eh. Stavolta non mi freghi

      il Cristianesimo muta in funzione dei tempi
      - E' vero, ed è anche una riflessione molto interessante. Il problema è che il cristianesimo arriva sempre per ultimo, la chiesa cambia posizione solo quando è costretta ad arrendersi per non perdere fedeli.
      Dovrebbe guidarli i cambiamenti, non difendere a spada tratta le posizioni sbagliate fino all'impossibile.

      A me la carta del coraggio non ha fatto chissà che impressione, niente di eccezionale.
      - si vede lontano miglia che sei rimasto in attività per tutto questo tempo. A me, per la piccola parte che ho letto, sembra un lavoro bellissimo. Qualche giorno fa alla stazione di Brescia c'era un clan. Mi veniva voglia di fare loro i complimenti.

      Non lo nego, ogni volta che vedo uniformi e fazzolettoni è sempre un'emozione unica. Ma non mi freghi, eh!

      Grazie per essere passato di qui, sei sempre benvenuto.

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  5. ciao ottimo intervento eccoti il mio: http://bimbumcrack.wordpress.com/2014/08/28/4/

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    1. Ciao Luciano, piacere di conoscerti e benvenuto.
      Sono passato da te a leggere e commentare, mi è piaciuta molto la tua analisi.
      Appena ho tempo voglio leggermi il resto della carta del coraggio. Questi ragazzi lo meritano senz'altro

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