domenica 27 settembre 2015

Come sei cresciuta

Sei il mio orgoglio. E lo sarai sempre.
Eri piccola così quando per la prima volta ti abbiamo affidata alle tue stupende maestre d'asilo. Noi eravamo un po' timorosi, non sapevamo come sarebbe andata. E tu ci hai stupiti. Hai voluto cominciare, ti è piaciuto, hai chiesto di restare anche a mangiare, e poi il pomeriggio. Hai amato questa scuola, volevi andarci anche d'estate. E noi a chiederci da chi mai avrai preso, che la scuola noi non l'abbiamo mai amata, non certo come te.
In questi anni io e tua madre ci siamo ripetuti mille volte che abbiamo avuto una fortuna sfacciata a trovare una scuola così. Maestre splendide, un ambiente multiculturale come in Italia non è facilissimo trovare, almeno 10 nazionalità su 25 bambini. Tutte le persone che lavorano in quella scuola di una gentilezza squisita.
Questi tre anni sono passati, l'asilo ti è servito tanto. Hai imparato che non sei speciale, che gli altri sono come te, a rispettarli, a giocarci insieme. Hai imparato a impegnarti. Sai che puoi realizzare delle belle cose, ma devi conquistartele.
E ora sei cresciuta, e sei grande così.


E ora è cominciata la scuola elementare. Lo sapevi che sarebbe stata diversa, ma poi non tantissimo. Non hai cambiato compagni. I genitori sono rimasti così soddisfatti da iscrivere quasi tutti voi alla scuola elementare nello stesso edificio, al piano di sopra. Hanno dovuto fare una classe da 24 monellazzi per tenervi lì tutti.
E mi sa che anche con le maestre delle elementari ci è andata di lusso. O almeno la prima impressione è questa.
Un pochino ti aveva spaventato l'idea di smettere di giocare e di dover studiare, ma ora stai vedendo che non è così male. Anzi, anche adesso ci vai ancora tanto volentieri, e vuoi anche fare i compiti. Ma dove si è mai visto?

Non puoi immaginare quanto mi sento fortunato nel vedere che la scuola ti piace. Quanto ci sentiamo fortunati io e la tua mamma. Perché per noi non è stato così.
Per me la scuola è stata un incubo dal primo all'ultimo giorno, una tortura che volevo solo che finisse. E vedere che ci vai contenta è una rivincita che ha un valore altissimo.
Io a scuola, il primo giorno, ci sono entrato piangendo, tirato, letteralmente trascinato, per un braccio dalla nonna e per l'altro dalla maestra. Tu ci sei entrata col sorriso.
Io sono uscito dall'esame di maturità e mi sono messo a cantare "Vaffanculo" di Masini davanti all'edificio. E ho tolto il saluto a quasi tutti i professori.
Non posso scommettere un soldo bucato su come sarà il tuo ultimo giorno di scuola, desidero che per te sia bellissimo. Per quel poco che è in mio potere, ci sto provando.
Abbiamo comprato insieme tutto il materiale per la scuola, abbiamo messo insieme le copertine ai quaderni, le etichette, tutto.
E stamattina, quando ti ho detto "facciamo i compiti" mi sei saltata in braccio contenta. E i compiti li hai fatti seduta in braccio a me, canticchiando "sto disegnando seduta in braccio al mio papà".

Non credevo che nella vita avrei potuto avere così tanto.
Chissà come mai in questi giorni sei diventata così "papona", sempre in braccio, desiderosa di coccole, tanto vicina a me come non eri stata finora. Forse perché ora ci sono. Ora che ho finito di studiare finalmente posso essere più presente.
Mi hai visto studiare da quando sei nata fino a due mesi fa. Io ho finito e tu cominci, e in questo forse hai sentito la complicità, la condivisione della stessa attività. Tra un mese, lo sai, andremo insieme a Torino a prendere la mia laurea, e la cosa più bella è che tu ci sarai e che sei ormai già così grande da capire di cosa si tratta.

Non sarà sempre facile così, lo so. Ma oggi me la godo alla grande.

4 commenti :

  1. Che bello tutto ciò che hai scritto. Sarà meraviglioso per lei leggere tutte le cose belle che scriveva suo padre quando era piccola.
    La si vede una bambina felice e tanto intelligente e mi fa tanto piacere sapere che si goda la scuola, anche a me piaceva tanto andare a scuola e fare i compiti a casa!! Che gioia poter aiutarla a prepare tutto per la scuola e collaborare con i compiti, io l'ho fatto con i miei figli e loro ancora lo ricordano e lo ringraziano.
    Luciano non sai come mi fa piacere sapere che siete tanto felici insieme, siete una famiglia meravigliosa e per ciò vi voglio tanto bene.
    Tanti baci alla Tremendazza!!

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    1. Che dire, Alicia, sei splendida!
      Spero tanto che da grande possa godere di questi ricordi che cerchiamo di costruirle oggi.

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