lunedì 18 agosto 2014

Cortés - La prima (seconda parte)

Rieccomi con la seconda parte della storia.
Siamo nel 2000, io ho 26 anni e a casa mia arriva internet. E io sapevo cosa farne. Per me era ancora qualcosa di relativamente nuovo, avevo avuto poche occasioni di conoscere la rete, ma avevo sentito dire che ci si potevano fare tante cose. C'erano notizie su giornali e telegiornali che parlavano anche di coppie che si erano formate grazie al web.
Tutto questo oggi fa sorridere, ma se ci guardiamo indietro di veramente poco viene difficile pensare a come era la vita prima di internet. La mia era completamente diversa, tanto ma tanto davvero. Certo, se fosse arrivato almeno una decina d'anni prima, sarebbe stato molto meglio, credo che la mia adolescenza sarebbe stata migliore. Comunque, così è andata e così doveva andare, io e la rete ci siamo incontrati allora. L'occasione non l'ho persa.
Oltre, però, ai costi alti, soprattutto di giorno, con la tariffa urbana a tempo, stare in rete occupava il telefono, così vigeva una sorta di coprifuoco al contrario: era permesso andare in internet solo dopo le 22.
A me andava bene lo stesso, un po' sono sempre stato notturno, poi gli orari di lavoro allora me li sceglievo io.

Per  raggiungere il mio fine, il mezzo utilizzato è stato la chat.
Ogni notte, per due anni.
Perché mica era facile, eh! E mica mi volevo arrendere. Lo dico sempre, finora non mi sono mai potuto permettere di arrendermi. Prova e riprova mi sono costruito una piccola rete di amicizie che ho approfondito un po'. Piccolo dettaglio: dati gli orari, la cosa più facile che poteva succedermi è che fossero in linea persone dal continente americano.
La prima persona che ho conosciuto è stata la Professoressa. Una signora argentina, sposata con un italiano, che con un bel po' di pazienza mi ha insegnato lo spagnolo. E' una persona splendida, con cui ho ancora un bel rapporto. Ne parlerò ancora.
Ero in chat per trovare la mia anima gemella. Ancora non avevo ottenuto questo risultato, ma avevo conquistato una bella amicizia e in più stavo imparando una lingua che avrei desiderato studiare da un bel pezzo. In quel momento, però, è scattato qualcosa. Ho capito che difficilmente la donna della mia vita poteva essere italiana. Io credo di essere sempre stato una persona molto, molto dolce. Eccessivamente per i gusti delle ragazze italiane. E desideravo una ragazza dolcissima. Più dolce di qualunque ragazza avessi conosciuto fino ad allora.

Ho abbandonato allora la chat italiana e mi sono diretto dove mi portava il cuore: in America latina.
Forse oggi non dico niente di nuovo, ma tra il 2000 e il 2002 nessuno mi aveva detto come sarebbe stato cercare una relazione in chat. Allora la chat vocale non riusciva sempre bene, il video ancora meno. In gran parte si scriveva e basta. E quando non si può fare altro che scrivere, si è costretti a comunicare in maniera molto esplicita. E' più facile conoscersi. Ma dietro uno schermo è più facile anche raccontare bugie, si può mentire completamente, sulla propria identità, su ogni cosa. E ho trovato anche una persona che di bugie ne ha raccontate tante.

Ma ho trovato anche Lei, Mi Vida. E il mondo è cambiato. L'ho trovata quasi subito, ma ci sono voluti quasi tutti, questi due anni, per conoscerla e per innamorarmene. Ma poi è stata una strada senza ritorno.
E in questo periodo la Professoressa è stata per me una persona importantissima. Con tanti consigli e incoraggiamento, mi ha aiutato davvero ad arrivare fino in fondo.
In chat, io e Mi Vida ci siamo "fidanzati", per poi cercare e trovare il modo di incontrarci di persona.

E così è arrivato il mio primo viaggio in Messico. Leòn (Guanajuato), settembre 2002. Partito con tanta insicurezza, con tanta paura, e chi non ne avrebbe in una situazione del genere? Ho avuto sempre paura nei momenti importanti, decisivi, trovo che sia davvero un buon segno.
Un mese insieme, in viaggio per il Messico. Al terzo giorno insieme mi sono detto:
"tutto questo è meraviglioso, come faccio a fermarlo, a tenerlo per sempre?". La risposta ce l'avevo. E così le ho chiesto semplicemente:
"Quieres ser mi esposa?"
un pianto, bellissimo, è stata la risposta. Era un sì.

Dopo quel mese abbiamo dovuto affrontare ancora dei periodi di separazione per sistemare un po' di cose. Ma eravamo decisi. A giugno 2003 parto per il Messico, con l'intenzione di restarci a vita. E nel 2004 abbiamo celebrato i due matrimoni.
Da allora ne abbiamo passate tante. Di difficoltà non ne sono mancate, ma anche di gioie. 5 anni fa è arrivata "la Tremendazza", che ha portato alla famiglia l'allegria quotidiana.
Facciamo pure tutte le battute che vogliamo sulla vita coniugale, ma credo di essere una delle persone più felicemente sposate. 10 anni di matrimonio qualche mese fa.
Non tornerei mai indietro, gli anni più belli della mia vita sono questi. Grazie, Vida mia.

10 commenti :

  1. Arrivo tardi per gli auguri ma non per dirti che questo post e' bellissimo, e urla tutto il tuo amore per lei. Grazie.

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  2. L'hai cercata, l'hai trovata, e l'hai tenuta con te! Trovo sia una storia bellissima! Auguri a voi per questo anniversario decennale appena passato!

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    1. Grazie. È un piacere condividere con voi queste emozioni.

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  3. Che storia di bellissimo coraggio e di grande speranza!
    La cosa più bella è credere nell'amore, e trovare la felicità.
    Anche io sono felicementissimamente sposata, e sono tanto felice di leggere che anche tu lo sei. Ci sono così tante testimonianze di infelicità, ma la tua rende davvero speranzosi che si possa costruire con le proprie mani un proprio sentiero, una propria strada.
    That's inspiring!

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  4. Benvenuta Zion!
    Mi fa molto piacere sapere felice anche te.
    Devo riconoscere di aver avuto una buona dose di fortuna.
    Però le situazioni infelici sono qualcosa da cui qualche volta si può uscire se si riesce a non arrendersi.

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  5. che dire, sei dolcissimo :-)
    e che bella storia!

    anche pe me internet e' arrivato nel 2000 e mi ha fatto conoscere il mio rispettivo sposo, anche se ero andata li' con l'intenzione di trovare una consulenza per un'esame.... poi da cosa nasce cosa :-)

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    1. Grazie, sei tanto cara!
      Guarda tu cosa ti combina la rete.

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